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Resistenze in parallelo.
Nello schema sono presentate due resistenze collegate in parallelo; la prima è collegata fra i punti A e B e la seconda è collegata fra gli stessi punti A e B.
Il punto A è comune alle due resistenze da un lato ed il punto B è comune alle due resistenze dall'altro lato.
Quando sono collegate ad un circuito la corrente totale It presente al punto A si dirama in modo che una parte, I1, va alla resistenza R1 e la restante parte. I2, va alla resistenza R2. Dall'altro lato le due correnti si riconginungono per ricostituire la stessa corrente totale It che c'era al punto A.
Si dice anche che "il punto A è collegato al morsetto di ingresso sia di R1 che di R2 ed il punto B è collegato all'uscita sia di R1 che di R2".
Il parallelo può riguardare molte resistenze contemporanamente, in tal caso sono tutte collegate fra gli stessi due punti A e B.
La tensione è la stessa perché le resistenze sono collegate fra gli stessi due punti A e B (nota 1).
Siccome la tensione è la stessa, si indica con lo stesso simbolo sia la tensione su R1 che la tensione su R2.
Le due correnti sono diverse ed indipendenti fra di loro e quindi devono avere nomi diversi: la corrente nella prima resistenza viene indicata con I1, la corrente sulla seconda resistenza viene indicata con I2.
Di sicuro si può dire che corrente totale It è la loro somma (nota 2):
It = I1 + I2
Talvolta può essere utile calcolare il valore della resistenza equivalente da mettere nel circuito al posto delle due.
Per il solo caso di due resistenze in parallelo vale
Req parallelo =R1*R2/(R1+R2)
note
nota 1: la tensione è l'energia necessaria a ciascuna carica elettrica per passare da un punto ad un altro del circuito indipendentemente dal percorso selezionato; da questo principio si deduce il secondo principio di Kirchhoff. Un po' come il dislivello tra due località: "i metri da salire" non dipendono dal percorso sebbene si possa cambiare la pendenza e quindi la fattibilità o la sensazione di fatica.
nota 2: la corrente è un movimento di cariche, un flusso di particelle, dato che le particelle non si possono creare e non si possono fare scomparire, quelle che entrano nel punto A sono in pari quantità alla somma di quelle che escono dallo stesso punto A (applicazione del principio di conservazione della materia) e la somma delle particelle che arrivano al punto B è pari a quelle che escono dal punto B (sempre per il principio di conservazione della materia) da questo principio si deduce il primo principio di Kirchhoff.