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Un generatore in un circuito elettrico ha la proprietà di "spingere" le cariche elettriche in modo che siano sollecitate a circolare lungo i conduttori malgrado essi oppongano resitenza.
Questa "spinta" è ben rappresentata dalla forza elettromotrice (fem) che rappresenta l'energia elettrica in joule che il generatore fornisce a ciascun coulomb di carica elettrica; si misura in volt come la tensione.
La fem è l'effetto elettrico di un evento fisico che trasforma energia di un tipo non elettrico (meccanica, chimica, cinetica ...) in energia elettrica ...
... e viceversa
Se si tratta di un generatore la corrente erogata ha la stessa direzione della fem E che ne è la causa.
La fem si indica con E, si misura in V (volt) e ...
non si può misurare direttamente.
Però, quando si misura una tensione ai capi di un generatore a vuoto (senza circuito collegato) si misura una tensione che è molto vicina alla fem prodotta dal generatore ... ma non coincide con essa.
Poichè è un fenomeno fisico non elettrico a generare la fem, questa non dipende dalla corrente elettrica che interessa il generatore.
La tensione ai morsetti del generatore invece dipende dalla corrente elettrica perchè dentro il generatore stesso è già accaduto qualcosa che modifica gli effetti della fem prima che l'energia sia disponibile ai suoi morsetti (nota 1).
I generatori come le pile, gli alternatori, le dinamo, producono forza elettromotrice ed erogano corrente nella stessa direzione della fem: l'energia elettrica è prodotta grazie alla trasformazione di altro tipo di energia.
Ma la corrente può andare in direzione opposta alla fem? Si, in tal caso non si ha un generatore ma un utilizzatore che trasforma l'energia elettrica in qualche altra forma di energia (nota 2).
E' quello che accade nei motori. Mentre un motore gira si produce una fem ma la sua direzione è opposta a quella della corrente: l'energia elettrica viene utilizzata per produrre l'effetto fisico del moto e diventa energia meccanica.
Un accumulatore sotto carica è sottoposto ad una tensione tale da produrre una corrente di segno opposto alla sua fem (nota 3) per cui l'energia elettrica prodotta dal caricabatterie si trasforma in energia chimica dentro l'accumulatore e rimane lì fino a quando non si usa l'accumulatore da generatore, come una pila, per restituire energia elettrica a partire dall'energia chimica accumulata durante la carica.
Note
nota 1: Ecco perchè la misura della tensione a vuoto fornisce la migliore approssimazione della misura della fem.
nota 2: talvolta viene chiamata forza controelettromotrice: fcem
nota 3: per caricare l'accumulatore occorre "costringere" la corrente ad entrare dal morsetto positivo dell'accumulatore per cui è necessario che il caricabatterie abbia una tensione maggiore della fem dell'accumulatore.